Caro Giornalino ti scrivo
18.04.2015 21:18
"...così mi distraggo un po'..."
Ero intento a leggere la solita rassegna stampa mattutina e mi siete capitati sotto gli occhi.
Sono Vincenzo, ho 29 anni e sono di Secondigliano.
Cosa mi spinge a scrivervi?
Semplice: alle scuole medie presi una malattia che mi accompagna tutt'oggi.
Questa malattia si chiama giornalismo.
Avevo dodici anni e quando scoprii che potevo unire la mia innata curiosità alla passione per la scrittura pensai subito che avrei voluto fare un mestiere del genere.
E da allora non ho ancora smesso di crederci.
Il giornalino della mia scuola si chiamava "Lo Zainetto" ed il mio primo articolo parlava di un mio compagno con la passione per la pizza.
La prof. che ci coordinava non voleva farmi scrivere un pezzo del genere perché pensava che era poco interessante ma io insistetti perché sono anche molto, molto testardo.
Quel mio compagno, Davide Civitiello, nel 2013 è diventato Campione del mondo dei pizzaioli e tutt'ora gira il mondo grazie a quella passione (quindi ci avevo visto lungo! ).
Qualche anno dopo ho cominciato a scrivere per giornali cartacei come "Il Roma" ed il "Corriere dello Sport". Poi è arrivata la rivoluzione digitale e mi sono ritrovato a scrivere per centinaia di testate come FanPage.it, Retenews24.it e per un'agenzia di stampa nazionale che è OmniNapoli.
Nel frattempo mi sono laureato in Scienze Politiche con una tesi sull'influenza della stampa sulle decisioni politiche del'700. Durante gli anni dell'università, tra l'altro, ho scritto, insieme a Gianni Pittella, ex vicepresidente del Parlamento Europeo, una pubblicazione scientifica sull'integrazione nell'Unione Europea.
Ma questo lo ricordo non per vanità, ma solo per dirvi che a furia di scrivere oggi posso dirmi: addetto stampa per una società sportiva dilettantistica, social media manager per tre aziende commerciali e curatore della comunicazione di alcuni politici.
Ah, naturalmente, tra tutte queste cose che faccio non ho perso la vena giornalistica, infatti a breve sarò direttore di un giornale che parlerà proprio dell'area a nord di Napoli in cui viviamo.
Insomma, vi scrivo perché per me è cominciato tutto da quel giornalino delle medie e, in cuor mio, non posso che sperare che nella vostra redazione ci siano tanti ragazzi curiosi e testardi pronti a credere in un mestiere in cui oggi sono in pochi a scommettere ma che regala ancora tantissime soddisfazioni a chi lo percorre.
In bocca al lupo!
Vincenzo Strino
