“Piantiamo la speranza”

25.03.2017 22:13

Gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’IC Tito Lucrezio Caro – Berlingieri  testimoni di legalità

 

Sette giovani alberi di ulivo sono solo un simbolo. Il simbolo di sette vite strappate alla famiglia e alla società civile.

I ragazzi delle classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’IC Tito Lucrezio Caro – Berlingieri non vogliono dimenticare e per questo, come segno di impegno nel ricordo delle vittime innocenti della criminalità, a conclusione di una settimana di studio, conoscenza e riflessione sui temi della legalità, hanno piantato sette alberelli rappresentanti ognuno una persona, un simbolo di legalità.

La cerimonia di commemorazione e ricordo delle vittime si è tenuta il 24 marzo 2017 nel giardino della scuola secondaria, dove i ragazzi delle sette terze hanno piantumato i sette alberelli, donati da Napoli da Vivere, alla presenza dei  docenti, del personale della scuola, della mamma di Attilio Romanò, la signora Rita, del presidente della VII Municipalità Maurizio Moschetti e dei Consiglieri Vincenzo Sparano, Mario Iodice, Nunzia Barbato, Maria Coppola, Vincenzo Mancini, sempre sensibili alle tematiche importanti del nostro territorio.

Sette vittime innocenti della criminalità Simonetta Lamberti, Annalisa Durante, Gelsomina Verde, Silvia Ruotolo, Giancarlo Siani, Attilio Romanò, don Peppe Diana sono stati adottati dalla nostra scuola attraverso sette ulivi da curare e coltivare ogni giorno. In questo modo, la Giornata della Memoria e dell’Impegno non sarà un momento isolato, ma, vedendo crescere ogni giorno gli ulivi della legalità, gli studenti avranno sempre presente il sacrificio di questi eroi e si impegneranno a portarne avanti la memoria di ciascuno di essi  affinché il loro sacrificio non sia stato vano.

E forte è stato il grido di speranza dei nostri ragazzi che  non vogliono la violenza, non vogliono l’illegalità, ma vogliono essere liberi, come i palloncini che sono volati al cielo al termine della cerimonia. L’esempio di Simonetta, Annalisa, Gelsomina, Silvia, Giancarlo, Attilio, don Peppe e tutte le vittime innocenti sia per loro, come hanno affermato i nostri ragazzi, il faro che guiderà il loro cammino.

Anna Baldissara

 

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