Secondigliano, corteo contro la violenza sulle donne. Il racconto e il manifesto di una studentessa dell'I.C.S. T.L. CARO-85° BERLINGIERI

19.12.2019 15:29

 

 

Ieri mattina  in corteo centinaia di alunni delle Scuole di Secondigliano, di ogni ordine e grado, hanno sfilato in un percorso che ha visto la partenza dal parco San Gaetano Errico, quel parco ora chiuso per i danni del maltempo ed in cui è  presente una Panchina Rossa dedicata a Fortuna Bellisario, giovane madre  vittima di femminicidio a cui gli alunni della mia scuola,  T.L.Caro -85° Berlingieri, diretta dalla Prof.ssa Carmela Mannarelli,  hanno dedicato una poesia composta da versi scritti da ciascun alunno.

Il fiume dei ragazzi è straripato nel centro storico di Secondigliano passando per il mercatino rionale e la Casa Madre dei Missionari dei Sacri Cuori dove si trova il Museo di  San  Gaetano Errico, il Santo protettore proprio dei giovani. Si passa attraverso piazza Luigi di Nocera e si prosegue sul corso Secondigliano, tra la gente attonita nel vedere questa scia rossa, di fasce nei capelli, maglie, giubbini e striscioni dove questo colore è quello che predomina.

Il corteo devia verso via Dante tra cori e frasi scandite del tipo " Chi ti picchia non ti ama" o urlato a squarciagola il numero antiviolenza " uno, cinque, due, due" fino a giungere attraversando il corso Italia, al concentramento nel campetto di calcio della parrocchia Sacri Cuori.


 

È VIOLENZA QUANDO

 

è violenza quando non posso uscire con un'amica dopo il tramonto;

 

è violenza quando non posso mettere la gonna o i leggins;

 

è violenza quando mi licenzi perché sono incinta;

 

è violenza quando non mi retribuisci abbastanza;

è violenza quando non posso uscire senza di te;

è violenza quando non sono niente senza di te;

è violenza se mi vieti di lavorare;

è violenza quando non posso parlare;

è violenza quando dici che siamo una razza inferiore;

è violenza quando pensi che io sia un oggetto;

è violenza se sono in minoranza al governo;

è violenza se ti sorprendi quando ho un lavoro più importante del tuo;

è violenza se ti arrabbi quando io faccio più carriera di te;

è violenza quando mi prendi in giro: "tanto tu sei bionda..." ;

 è violenza quando sei artefice di mille stereotipi perché tanto tu sei maschio e quindi sei perfetto;

è violenza se io sono "una cosa tua";

è violenza se quando sono intelligente dici che sono "una donna con le cosiddette"...

Caro uomo, volevo citare una donna con le ovaie, certamente più importante di te: "Una donna senza un uomo è come un pesce senza bicicletta."(Gloria Steinem)    

                                           

Claudia Arrichiello

 I.C. Caro - 85° Berlingieri

 


 

 Questi sono i giovani di Secondigliano, con i loro dirigenti, docenti, con le loro famiglie, con le associazioni, tutti uniti in unico obiettivo. Però nessun giornalista o TV locale o nazionale ha ripreso l'evento che forse non fa scalpore come la cronaca rosa o nera. Le soddisfazioni, comunque le riceviamo lo stesso, noi docenti delle scuole di Secondigliano, quando vediamo i nostri alunni, confrontarsi su temi così importanti, quando li vediamo  discutere, creare,  elaborare, produrre, sviluppare un pensiero critico.

E ci sorprendiamo piacevolmente di fronte ad un manifesto  per le donne scritto da Claudia,  un'alunna della terza classe della Scuola Secondaria di primo grado,  che incanta con le sue parole tutti i presenti, tra cui il neoassessore comunale per le Pari Opportunità  Francesca Menna e Cinzia Massa Segretario della Camera del Lavoro che propone addirittura di farlo diventare il Manifesto ufficiale della lotta contro la violenza sulle donne  di tutti gli studenti delle scuole di Napoli.

 

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