ECCO L'INTERVISTA AL CARDINALE CRESCENZIO SEPE

05.06.2015 19:22

L’Intervista

Sua Eminenza Reverendissima Cardinale Crescenzio Sepe

 

Eliana Amato (Capo redattrice): Buongiorno Eminenza, siamo finalmente lieti di intervistarla. Noi redattori del “carogiornalinonline” le sottoporremo delle domande rispettando la regola giornalistica delle cinque W

Who?

Chi è il Cardinale Crescenzio Sepe? (Davide Sorgente)

Questa è la domanda più difficile che potevate farmi, perchè non lo so neanche io.

Il Cardinale è un Vescovo mandato da Dio qui a Napoli per mettersi al servizio della gente e raccontare loro quello che Gesù ha detto e quello che ha fatto, cioè trasmettere il Vangelo che raccoglie la vita del Signore. Ma non da solo, perchè nessuno da solo può riuscire a compiere un progetto cosi difficile o complicato raccontando a tutti la vita del Signore .Quindi il Cardinale è una persona , che cerca di fare meno sbagli possibili e di essere coerente con quella che è la sua missione, qualche volta si riesce, qualche volta no.

Noi Cardinali non siamo mai soli, però, perchè siamo sempre accompagnati da “Qualcuno” e anche nei momenti di scoraggiamento ci facciamo coraggio e andiamo avanti sapendo che non siamo noi quelli che agiscono e fanno, ma siamo lo strumento di un essere più grande di noi.

 

Ha mai pensato di poter diventare Papa? (Samuele Oreste)

Voi sapete, ho fatto due conclavi, quello che ha eletto Benedetto XVI e questo che ha eletto Papa Francesco, e ricordo che, qualche volta è capitato che mentre ero nelle Parocchie o per strada di incontrare qualcuno che mi augurava di diventare Papa , io non ero d’accordo, perchè non c'è nulla di più difficile.

Per fare il Papa ci vuole la “materia prima ” e siccome la “ materia prima” io non ce l'ho, non è possibile. Io credo che nessuno pensa di diventare Papa, perché tutti sanno a che cosa si va incontro, e quelli eletti devono farlo per volontà di Dio, ma il Signore li accompagna.

 

E l’uomo Crescenzio, chi è? (Antonio Verrone)

E’ uno scugnizzo. Quando avevo la vostra età io ero lo scugnizzo del mio paese, sono nato ad Aversa e precisamente a Carinaro un paesino di 2000-2500 abitanti, ai miei tempi c'era solo la scuola elementare. Prima di andare a scuola mia madre mi dava un bacio sulla fronte e mi diceva “Ca ’a Maronna t’accumpagn” da questo ricordo, nasce l’espressione che dico sempre.

Se facevamo i cattivi, ricordo ancora la bacchetta sulle mani e come bruciavano! Mica come adesso che i professori non vi possono dire niente!

L’edificio scolastico non era bello come il vostro, la scuola era rovinata. Ricordo però, ancora il mio maestro, che mi ha dato tanti esempi positivi.

Poi , sono cresciuto, maturato, il Signore mi ha dato il gran dono della fede e mi ha fatto mettere a disposizione degli altri, il vero uomo non è chi fa il prepotente, ma chi aiuta gli altri e che cerca di dare il suo piccolo aiuto, questo è un uomo!

 

When?

Quando ha scoperto di avere la vocazione per il sacerdozio? (Davide e Alessandro Ranno)

Il Signore a volte scrive la nostra storia, con la mano mancina.

Come è nata la mia vocazione? Quando ero ragazzino, di fronte casa mia, abitava un giovane di nome Nicola che frequentava il seminario e indossava la veste, ricordo che una volta l'ho fermato e gli ho chiesto perché si vestisse così. Mi disse che era una persona che seguiva il seminario che studiava e pregava.  Lo convinsi a portarmi a visitare questo seminario e andammo. Quegli edifici antichi mi piacquero molto e anche la vita che si svolgeva all‘interno, per cui quando andai a casa e dissi a mia madre che avevo visitato il Signore.

 

La Sua famiglia ha condiviso questa scelta? (Sara Colmayer)

Quando dissi ai miei genitori che volevo andare in questo seminario, siccome ero il primo dei maschi, la tradizione voleva che io seguissi le orme di mio padre, quindi, in un primo momento non condivisero questa mia scelta. La sera mi mettevo in un angoletto della stanza, loro mi invitavano a cenare ma io mi rifiutavo. Mi chiamavano “testa tedesca“, perché avevo “la capa tosta”, dissi ai miei genitori che o mi iscrivevano al seminario o non avrei più mangiato e mia madre che mi chiamava “ Enzuccio “, preoccupata per la mia salute, convinse mio padre.

 

In questa scelta di vita ci sono state difficoltà profonde? ( Martina Luongo)

Tutti i ragazzi hanno i dubbi, e più si cresce e più aumentano i dubbi, ed anche io ne ho avuti, mi chiedevo se avessi dovuto continuare il seminario, ascoltare il Signore o andarmene, poi volevo fare il missionario, ero affascinato dai missionari. Quindi i dubbi vengono a tutti, ma con l’aiuto del Signore si superano.

 

What?

Cosa potrebbe consigliare concretamente a noi ragazzi per avvicinarci a Gesù, visto il dilagare del progresso tecnologico che porta ad allontanarci sempre di più da Lui? (Gaia Mazzola)

Alla vostra età si ha l’esigenza di conoscere le cose e voi conoscete tante cose, sapete chi è il vincitore di Sanremo, qual è il giocatore più forte … ma fino a quando non riuscirete a sapere chi è Gesù e perchè si è fatto uomo e perché è morto, non lo conoscerete mai abbastanza, quindi dovete leggere il Vangelo, perché più si conosce Gesù e più lo si ama.Arricchirci, dà un senso alla nostra vita. Ma non abbiate paura di Gesù lui è l'amico vero, quello che non tradisce mai.

 

WHY?

Perché l’ISIS? Le notizie dell’ISIS, ci spaventano, come pensa si possa arrestare la loro minaccia verso noi cristiani?(Mario Torino)

Io me lo sono chiesto tante volte. L’ISIS è come un terremoto che travolge tutti non si sa come... io mi chiedo, ma chi dà le armi a queste persone? Loro disprezzano tutti, donne e bambini.

La coscienza mondiale si dovrebbe interrogare, tutte le nazioni non dovrebbero vendere più le armi così si riuscirebbe a non alimentare più l’odio, non bisogna farsi prendere da alcune ideologie, bisogna ascoltare il cuore ed avere rispetto degli altri.

 

“La curiosità”

E per finire una curiosità: sappiamo che è un grande tifoso del Napoli, ma ha mai giocato a calcio?( Davide Barone)

Where? 

Ho giocato a calcio, in seminario. Il mio seminario, quello di Aversa, non aveva i campi di calcio mentre il seminario di Ducenta si, ogni anno ci sfidavamo e vinceva sempre il seminario di Ducenta. Io avevo il ruolo di centro mediano e ricordo che un anno, stavamo 2 a 2 , fu data una punizione alla mia squadra e mi chiesero di tirarla, tirai la punizione e segnai , vincemmo 3 a 2 , era la prima volta che vincevamo, fu un’esultanza infinita. Di qui la mia passione per il calcio, la mia squadra del cuore è il Napoli, in questi ultimi tempi sono andato anche a celebrare una messa al Calcio Napoli. Ho parlato anche con De Laurentis e gli ho detto che deve investire un po’ di soldi per migliorare la squadra. Non ci posso fare niente quando c'è la partita devo vederla in tv, o ascoltarla per radio, comunque il Napoli è forte...

 

L’intervista è conclusa, la ringraziamo per aver accolto il nostro invito e per averci regalato la Sua presenza e …. :

"Ca ‘ a Maronn ci’ accumpagn”. (Eliana Amato)

 

A cura di Stefano Lanza

 

Foto by Loredana Corvaglia

 

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Foto by Luca Buoninconti

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