Il 10 febbraio, giornata del ricordo delle vittime delle foibe

10.02.2015 20:10

Dopo la “Giornata della memoria” istituita per le vittime della Shoah, il 10 febbraio in tutta Italia si è celebrato il “Giorno del ricordo”per non dimenticare i cinquemila italiani massacrati in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia tra il 1943 e il 1945.Uccisi dai partigiani comunisti di Tito solo perché erano italiani: una “pulizia” politica ed etnica in piena  regola, mascherata come azione di guerra  o vendetta contro i fascisti. In realtà nelle cavità carsiche chiamate foibe  vennero gettati  ancora  vivi, l’uno legati all’altro  col fil di ferro, uomini, donne, anziani e bambini .

Il “Giorno del ricordo” non è solo dedicato alle vittime delle foibe, ma anche  alla  grande tragedia dei profughi giuliani: in gran parte finirono nei campi profughi e ci rimasero per anni.Nel 1996 è stato un politico, Luciano Violante,  a infrangere il muro del silenzio e a invitare a una rilettura storica degli avvenimenti.Le stragi  avvennero  all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre  1943 quando si scatenò l’offensiva   dei partigiani  comunisti  contro i nazisti e fascisti.

Vincenzo Giurato       Classe V     85° C. D.

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