Salvatore Testa visita la Redazione del "Caro" giornalinonline

23.04.2015 19:20

Scuola Tito Lucrezio Caro.

27 Marzo 2015 ore 14,30.

Oggi pomeriggio il Dott. Salvatore Testa ha fatto visita alla redazione del “Caro” giornalino online, sorprendendo tutti noi, redattori.

Salvatore Testa è un famoso giornalista ormai in pensione , ma continua a portare la sua grande esperienza, dedicandosi a una serie di iniziative come il Secondigliano Libro festival (SeLF), e la pubblicazione di un libro che racconta la “Storia di Secondigliano” attraverso i disegni fatti dai bambini delle scuole elementari del quartiere che sarà presentato in esclusiva il 20 Aprile alle ore 11.00, presso il Centro Comunale “Sandro Pertini”, Piazza di Nocera ex municipio di Secondigliano

Approfittando della sua visita, abbiamo deciso di intervistarlo: dei bambini di scuola primaria e dei ragazzi tutors di scuola secondaria di primo grado, gli hanno fatto delle domande attenendosi alla regola delle 5 doppie W.

Vincenzo Giurato : Chi è Salvatore Testa ?

Sono stato il Responsabile delle notizie della Campania e ho fatto parte della prestigiosa Agenzia Giornalistica d’ Italia .

Christian Troise : Quando ha deciso di fare il giornalista ?

Ho iniziato la mia carriera tardi, a 36 anni, e per caso. Il mio desiderio era quello di diventare un chimico nell’ambito delle materie plastiche, ma poi grazie ad un amico giornalista, mi sono appassionato a questo lavoro . Si era verificato un incidente aereo ed ho accompagnato questo mio amico sul luogo del disastro. C’erano brandelli sparsi, il vedere tutto ciò ha fatto nascere in me il desiderio di “informare” le persone dei fatti che accadono.

Davide Sorgente : Cosa l’ ha colpito di più , in questo mestiere ?

Lo stare tra le persone, in particolar modo l’incontro con Papa Giovanni Paolo II , quando è venuto a Scampia.Ho provato un’ emozione indescrivibile stare per la prima volta faccia a faccia con un Papa, dopo tanto tempo che lo avevo seguito .Nella mia carriera ho incontrato anche Carlo d’Inghilterra, Maradona e accompagnando mio nipote nell’ambito di un Torneo di calcio a Cervia anche il figlio di Maradona, Armado, uguale al padre.

Francesca Pia Esposito : Dove l’ha portata la sua professione?

La professione del giornalista, mi ha portato anche ad esplorare la mia città . Sono nato a Porta Capuana e all’inizio della carriera non mi dedicavo alla mia città poi, nel tempo libero , ho iniziato a interessarmi dei suoi monumenti e delle sue bellezze artistiche.La nostra città è ricca di cultura, Napoli sotterranea è la mia preferita.

Eliana Amato : Quale difficoltà ha incontrato come giornalista?

Fare il giornalista richiede molto impegno , ed è anche un lavoro difficilissimo, non si hanno orari, quando si verifica un evento che si ritiene interessante, subito si parte, si sacrifica molto la famiglia, ma dà anche tante soddisfazioni.

Anna Chietti : Perché ha scelto di continuare a fare questo difficile lavoro?

Per amore della verità, la ricerca della notizia “vera”, perché tutti hanno il diritto di sapere ciò che accade.Ricordo ancora un episodio che accadde diversi anni fa. Al quadrivio di Secondigliano ci fu un’esplosione a causa dei lavori nel sottosuolo, di una galleria che doveva congiungere la strada di Miano con la rotonda di Arzano, fu danneggiato un tubo del gas, e l’esplosione procurò una voragine gigantesca, io arrivai sul luogo subito perché mi avvisò mia figlia, e vedevo le forze dell’ordine che si davano da fare, rimasero uccise 11 persone, un corpo non fu mai ritrovato, quello di una ragazza Stefania Bellone, ma insieme a lei molto probabilmente anche dei zingarelli che lavavano i vetri delle macchine al semaforo del quadrivio, purtroppo dimenticati.

Martina Luongo : Quale è stato l’articolo peggiore che ha scritto?

Un medico mi aveva detto che aveva scoperto delle pillole anti-cancro, dandomi anche delle fonti sicure, scrissi e pubblicai questo articolo. Un signore mi telefonò perché aveva la moglie molto malata, e voleva provare come ultima chance questa cura, gli diedi il numero di questo medico.Purtroppo la cura non fu efficace e la moglie morì. Io sono stato molto male per questo.

 

Si è concluso così, questa visita che per noi, è stata molto ma molto importante, visto che facciamo tutti parte di una redazione ed è stato bellissimo ascoltare i consigli di un vero giornalista, andando in pensione avrebbe voluto insegnare l’arte di questo mestiere, ma ciò non è stato possibile, che peccato!

L’incontro si è concluso con la richiesta da parte nostra al Dott. Salvatore Testa di un autografo, che è stata subito esaudita e con una bella foto di gruppo.

Speriamo in una prossima visita…..

Anna Chietti, Martina Luongo, Francesca Pia Esposito, Vincenzo Giurato, Christian Troise, Davide Sorgente, Eliana Amato.

 

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