Legalità contro camorra e bullismo: una marcia e un incontro per riflettere insieme

25.03.2018 21:51

Il giorno 22 marzo, l’Istituto Comprensivo Tito Lucrezio Caro - 85° Berlingieri ha concluso alla settimana della legalità caratterizzata da una grande partecipazione degli studenti. Innanzitutto gli alunni hanno realizzato degli splendidi cartelloni con frasi contro il bullismo, la mafia, la camorra, l’illegalità arricchiti da immagini e disegni colorati. Gli studenti delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado  hanno partecipato alla marcia della legalità in segno di protesta contro le violenze fisiche, ma anche verbali e morali, spesso effettuate dai bulli tramite i social network (il cosiddetto cyberbullismo), mostrando i loro  cartelloni e gridando ad alta voce slogan a favore del rispetto reciproco e della legalità. Anche sulle magliette dei ragazzi vi erano scritte frasi contro ogni forma di violenza. Dopo la marcia, gli studenti della Tito Lucrezio Caro - 85° Berlingieri, assieme ai giovani redattori del “Caro Giornalino Online”, si sono recati presso l’istituto Berlingieri per un interessante incontro con Antonella Ciaramella, Consigliera Regionale. Suo fratello Stefano, vittima innocente della camorra, fu ucciso il 2 settembre del 2001 all’età di soli 17 anni. La sua fidanzata fu aggredita da un gruppo di rapinatori quasi maggiorenni, con l’intento di sottrarle la borsetta contente solo documenti , cellulare e pochi soldi, e Stefano, per difenderla, è stato ammazzato senza pietà, con un fendente al cuore. Oltre ad Antonella Ciaramella, erano presenti anche il Presidente della Municipalità Maurizio Moschetti, i consiglieri Mancini, Sparano, Tedeschi e Casella e il presidente del SeLF (Secondigliano Libro Festival), Salvatore Testa.

L’evento è iniziato con un discorso introduttivo da parte del Presidente Maurizio Moschetti: ”Una delle cose più importanti che la scuola ci insegna è il rispetto delle regole; la legalità, che non ha colore politico. La scuola mette in condizione di trovare la via giusta per avere un impiego dignitoso, lo dico sempre anche ai miei figli. Dobbiamo conquistare la legalità tutti i giorni e dobbiamo seguire sempre gli esempi positivi. Al giorno d’oggi i ragazzi sono sempre più attratti dal lusso ottenuto con la delinquenza, ma si tratta di beni effimeri. Anche noi consiglieri da giovani avevamo le nostre tentazioni, vi erano i bulli e quelli più deboli, ma abbiamo fatto una scelta. Anche i docenti hanno fatto una scelta, quella della legalità, che è come una salita fatta di sacrifici, ma che porta a grandi traguardi”. Anche i bambini delle quarte della scuola primaria sono intervenuti al dibattito facendo delle domande e mostrando i cartelloni che hanno realizzato.

Due ragazze di una classe terza della scuola secondaria di primo grado Tito Lucrezio Caro hanno presentato con un discorso le iniziative a cui la scuola ha partecipato a favore della legalità: gli studenti hanno partecipato in precedenza a delle manifestazioni per ricordare le vittime innocenti della Camorra ed in memoria di ciascuna di esse, l’anno scorso, è stato piantato un albero di ulivo: Annalisa Durante, Don Peppe Diana, Dario Scherillo, Gelsomina Verde, Simonetta Lamberti,  Attilio Romanò, Giancarlo Siani, Silvia Ruotolo, la cui figlia Alessandra Clemente, nostra ospite in precedenti eventi, è stata intervistata dal Caro Giornalino Online e ha partecipato ad un ulteriore manifestazione contro la violenza sulle donne.

In questa manifestazione i pini della scuola sono stati intitolati alle donne vittime di violenza, da cui è scaturita l’iniziativa Panchina Rossa nel Parco San Gaetano Errico. Inoltre la redazione ha anche intervistato, Pasquale Scherillo, il fratello di Dario Scherillo altra vittima innocente, al quale è stato dedicato un altro ulivo piantato nel nostro giardino il 19 dicembre. Sia la redazione del Caro Giornalino Online che i bambini della scuola primaria Berlingieri hanno intervistato Antonella Ciaramella che ha dato i suoi consigli su come affrontare il bullismo:  Siate uniti, state insieme. Non abituatevi ai maltrattamenti, non emarginatevi, non abituatevi a subire. Alcune violenze ‘minime’ che sembrano non facciano male a nessuno, sono premesse alle violenze più forti, quindi, se vi sentite vittime, reagite, parlatene con chi ci tiene a voi, non rassegnatevi. Una delle maggiori cause del bullismo è la solitudine, bisogna stare vicini alle vittime, ma anche ai bulli, soprattutto ai potenziali bulli, per capire i loro problemi e risolverli in tempo”.

Antonella Ciaramella, inoltre, ha raccontato di suo fratello Stefano: egli era un ragazzo gioioso e il calcio era la sua grande passione. La sua vita è stata breve ma intensa, infatti ha saputo combattere il grigiore della vita con il suo senso dell’umorismo ed un sorriso stampato in volto. Il suo ricordo vivrà per sempre, così come quello di tutte le vittime innocenti.

Al termine dell’evento, tutti i cartelloni sono stati sollevati in alto come un’unica voce che si contrappone a tutte le illegalità. Dopo di che è ripresa la marcia fino alla sede della scuola secondaria dove gli alunni hanno proseguito con il regolare svolgimento delle attività didattiche ma arricchiti dall’esperienza vissuta.

Eleonora Cardone 

Indietro

Contatti

carogiornalinonline

© 2014 Tutti i diritti riservati.

Crea un sito gratisWebnode