RECENSIONE del libro "NOVANTA"

16.04.2015 20:09

"Novanta"

AUTORE:  Lorenzo Marone nato a Napoli nel 1974.Ha trascorso i suoi primi trentasei anni di vita, iniziando a scrivere diversi racconti, pubblicati su Internet e riviste. Ha vinto numerosi premi letterari ed ha già pubblicato "Daria".

EDITORE, LUOGO E ANNO DI PUBBLICAZIONE:  Tullio Pironti Editore, Napoli, novembre 2013.

LUOGO ED EPOCA IN CUI SI SVOLGONO I FATTI: I fatti si svolgono a  Napoli ai giorni nostri.

BREVE TRAMA:  “Novanta” è un libro in cui si racconta di Napoli, attraverso novanta storie ispirate alla smorfia; infatti, ad ogni numero corrisponde un racconto ispirato ad una storia vera.

L' autore mette in mostra aspetti negativi e positivi della città. Per questo si racconta di persone che la difendono, di altre che la trascurano calpestandola quotidianamente, ma anche di gente che la sera pensa a non uscire troppo tardi dal proprio ufficio, perché ad un certo orario il quartiere diventa pericoloso.

Marone ha fatto in modo che le persone potessero scorgere anche quello che non avrebbero mai e poi mai voluto vedere della propria città: i difetti, gli sbagli, le fragilità e tutti gli altri lati oscuri che la circondano, mettendo in mostra la vera realtà di Napoli in cui non è facile sopravvivere. Purtroppo molte persone non la valorizzano, poichè colme di ignoranza e cattiveria. Però l' autore racconta anche di luoghi affascinanti, pieni di storia e cultura.

NARRAZIONE DI EPISODI PARTICOLARMENTE INTERESSANTI

n° 40. 'A noja

Rino è un ragazzo che vorrebbe giocare a calcio, ma non ne ha le possibilità. Lavora con Luigi, in un capannone, in cui producono calzature false identiche alle originali, proprio come le Hogan. Nessuna sbavatura; si dice, che alcune "imitazioni", arrivino agli scaffali giusti. Nel capannone ci sono undici persone a lavorare, compreso Maria che è incinta e

 

Kaleb, un arabo velocissimo nel suo lavoro, il quale vorrebbe, come Rino e Luigi, giocare a calcio, perché produrre calzature false li annoia.

n°81. 'E sciure

Mario lavora nel cimitero di Ponticelli come fioraio. Le cose vanno benissimo. Lui conosce tutte le famiglie che vanno a trovare i loro parenti defunti e per questo sono suoi clienti da anni. Alla chiusura del cimitero Mario fa un cenno a Peppe, mandandolo a "rubare" i fiori che una famiglia aveva posto sulla tomba del loro defunto. In questo modo, il giorno dopo, la famiglia avrebbe comprato altri fiori da lui.

GIUDIZIO GENERALE: “Novanta” è un libro che va letto assolutamente, perché, attraverso brevi racconti sulla Smorfia, riesce a trasmettere delle forti emozioni; ma va soprattutto letto perché mette in mostra la vera realtà di Napoli, città colma di storia e cultura.

 

D' Ambra Luca, D' Ambrosio Laura, Guadagno Azzurra. 3^G

Indietro

Contatti

carogiornalinonline

© 2014 Tutti i diritti riservati.

Crea un sito internet gratisWebnode