Storie & leggende del nostro Quartiere: 'E capuzzelle di Secondigliano
27.10.2018 18:51
di Emanuele Starita
Secondigliano è un luogo storico e non tutti lo sanno.
Il 26 ottobre ho visitato la Cripta cimiteriale di Secondigliano detta dalle persone della zona “Anema dò priatorio”, accompagnato da mia zia. La curiosità nasce da una ricerca fatta per la scuola sui luoghi storici e d’arte del nostro Quartiere e che ha avuto come punto di partenza la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano essendo questa molto antica, tra l’altro, è situata nelle vicinanze di casa mia. Non è la prima volta che visito quel posto, mi sono recato in quel luogo, sin da piccolo insieme ai miei genitori, nonni e zii, ma non lo avevo mai osservato con curiosità storica.
Il luogo è un pò spettrale, dato che ci sono molti teschi (dette ‘e capuzzelle), per non pensare alle dicerie delle persone anziane che raccontano storie al limite della realtà e leggenda: una signora di mia conoscenza mi ha riferito che nei tempi antichi, le persone che morivano di colera le lasciavano lì. La mia bisnonna, invece, mi ha raccontato che ai tempi della seconda Guerra Mondiale, è stato il luogo dove si rifugiavano le persone per salvarsi dalle bombe.
Altre leggende della gente di Secondigliano, indicano in quel luogo delle ombre sui muri, che tra l‘altro ho notato anche io durante la visita, tra cui “Nanninella ‘a sposa” che alcuni vedono scendere dalle scale della cripta e anche la sagoma di “Padre Pio”.
Non so se siano solo delle
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